Ci chiediamo se possono essere usati i permessi con Legge 104 per aiutare indirettamente il disabile (scopri le ultime notizie su Legge 104invalidità civilecategorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Posso usare i permessi con Legge 104 per aiutare indirettamente il disabile?

Sì, puoi usare i permessi con Legge 104 per aiutare indirettamente il disabile. Lo conferma una sentenza della Corte di Cassazione.

Con la sentenza n. 29198 del 2021, la Corte di Cassazione ha chiarito che i permessi previsti dalla Legge 104 non devono essere utilizzati esclusivamente per stare fisicamente accanto alla persona assistita, ma possono essere impiegati per attività che indirettamente beneficiano quest’ultima.

Questa interpretazione esclude che tali utilizzi possano essere considerati un abuso del diritto, il che eviterebbe licenziamenti per uso improprio dei permessi della Legge 104.

Acquista la nostra Guida più dettagliata sull’Invalidità Civile con oltre 150 pagine e le risposte a tutte le domande. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.

Acquista la nostra Guida Completa ai Permessi della Legge 104 oppure approfitta del pacchetto premium da 2 guide. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.

L’ordinanza sottolinea che non è necessario passare tutto il tempo del permesso accanto al familiare con disabilità.

Il lavoratore può svolgere altre attività, purché queste portino un vantaggio indiretto alla persona assistita. Ad esempio, fare la spesa, acquistare medicine, o svolgere commissioni fuori casa o nella propria abitazione.

La Cassazione ha quindi stabilito che il concetto di assistenza per usufruire dei permessi previsti dall’articolo 33 della Legge 104/1992 include non solo l’accudimento diretto del disabile, ma anche tutte quelle attività che l’assistito non può svolgere autonomamente, come gestire pratiche burocratiche fuori casa.

In conclusione: è consentito allontanarsi dalla casa del familiare disabile durante i permessi, purché le attività svolte siano nel suo interesse o, entro certi limiti di tempo, anche nel proprio interesse.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su YouTube e Instagram.

Quando c’è abuso dei permessi con Legge 104 per aiutare indirettamente il disabile

L’uso dei permessi concessi dalla Legge 104 deve essere strettamente legato al bisogno di assistenza del disabile per il quale tali permessi sono stati previsti.

Questa assistenza può essere fornita in vari modi, inclusi compiti amministrativi o pratici, purché a beneficio del familiare assistito.

Se un lavoratore subordinato utilizza questi permessi per motivi non conformi alla loro funzione principale, commette un abuso del diritto.

Questo comportamento danneggia il datore di lavoro, che viene privato della prestazione lavorativa, e comporta un’illecita percezione dell’indennità erogata dell’ente previdenziale, distorcendo così lo scopo dell’assistenza. La Corte di Cassazione ha affrontato questo tema nella sentenza n. 1394 del 2020.

Permessi con Legge 104 per aiutare indirettamente il disabile. Nella foto: una donna in sedia rotelle nella cucina di casa sua.

I permessi con Legge 104 per aiutare indirettamente il disabile secondo la Cassazione

Secondo la Corte di Cassazione, come abbiamo anticipato, l’assistenza prevista dalla normativa e i permessi associati non devono essere limitati alla semplice assistenza personale al disabile presso la sua abitazione.

Devono includere tutte le attività che la persona non può svolgere da sola. L’abuso di questi permessi si verifica solo quando il lavoratore li usa per fini diversi dall’assistenza, che deve essere intesa in senso ampio, per il familiare.

Nel caso specifico, al lavoratore è stato contestato il fatto di aver usato il permesso per fare la spesa, che poi ha portato a casa della madre.

Durante il periodo del permesso, il lavoratore si è anche recato a uno sportello Postamat e dal tabaccaio. Infine, ha incontrato un amico geometra per discutere di una perizia tecnica.

Il Giudice ha ritenuto che tutte queste attività fossero lecite perché riconducibili a favore dei familiari con grave disabilità: la spesa era per la madre, i libretti di risparmio postale erano intestati alla madre e alla sorella del lavoratore, e la perizia tecnica discussa con il geometra riguardava problemi di infiltrazioni nell’appartamento della madre.

In questo caso, la Corte territoriale ha escluso che il lavoratore abbia usato il permesso per fini personali, collegando le attività svolte a specifici interessi e necessità dei familiari assistiti.

Quando invece le attività non possono essere considerate una forma indiretta di assistenza, si è di fronte a un illecito e abuso dei permessi. Questo si configura come:

  • abuso di diritto, poiché tale condotta danneggia il datore di lavoro, privandolo ingiustamente della prestazione lavorativa e violando la fiducia riposta nel dipendente;
  • indebita percezione dell’indennità e sviamento dell’assistenza da parte dell’Ente di previdenza che eroga il trattamento economico.

FAQ sui permessi con Legge 104

Qual è la differenza tra richiedere i permessi per intere giornate o ad ore?

Richiedere i permessi per intere giornate permette di ottenere un totale di 24 ore di permesso al mese, se si lavora 5 giorni alla settimana con un orario di 8 ore al giorno. Richiedere permessi ad ore, invece, consente di “spalmare” queste 24 ore per soddisfare esigenze specifiche. Un’opzione popolare è richiedere due ore di permesso al giorno. Anche se lavori 20 giorni al mese, avrai comunque 40 ore di permesso a disposizione, permettendoti di lavorare meno ore al mese e di sfruttare al meglio le agevolazioni previste dalla legge.

Chi può prendere la 104 per due persone?

Con l’eliminazione del principio di esclusività riguardante l’assistenza a un familiare con Legge 104, il diritto viene esteso a più persone. Ora, diversi familiari possono usufruire, a turno, dei permessi per assistere lo stesso familiare disabile, come previsto dall’articolo 3 comma 3 della Legge 104, con un limite massimo di tre giorni mensili complessivi. Prima di questa modifica, l’alternanza era permessa solo ai genitori che assistevano un figlio disabile, ma ora questa possibilità viene estesa a tutti coloro che hanno il diritto di fruire dei permessi previsti dalla Legge 104.

Cosa dice la Legge 104 riguardo l’assistenza fuori regione?

Se un lavoratore deve assistere un familiare con disabilità grave che vive in un’altra regione o a più di 150 chilometri di distanza, deve presentare una documentazione valida al suo datore di lavoro. Questa norma viene regolamentata dal decreto legislativo numero 119 del 2011 che ha modificato l’articolo 33 della Legge 104 del 1992.

Cosa rischio se abuso della Legge 104?

L’abuso della Legge 104 comporta rischi e conseguenze sia dal punto di vista legale che lavorativo. Le conseguenze possono variare a seconda del contesto specifico e della gravità dell’abuso commesso. Ecco alcuni dei rischi che si possono correre:

  • Sanzioni disciplinari: l’abuso dei permessi retribuiti di 2 anni può essere considerato un comportamento non conforme alle disposizioni aziendali o contrattuali. Ciò potrebbe portare all’applicazione di sanzioni disciplinari, come richiami scritti, sospensioni o addirittura il licenziamento, a seconda della gravità dell’infrazione e delle politiche aziendali.
  • Recupero delle retribuzioni indebitamente percepite: se viene accertato l’abuso dei permessi retribuiti di 2 anni, l’azienda potrebbe richiedere il recupero delle retribuzioni corrisposte durante il periodo di congedo non dovuto. Questo può comportare una riduzione delle future retribuzioni o richieste di restituzione delle somme già percepite.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulla Legge 104:

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.



Source link

La rete #adessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento, come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione italiana.
Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui