Credito d’imposta alle imprese della ZES unica Sud per macchinari nuovi, bonus ai nastri di partenza: un mese per presentare le domande.

Partono concretamente i crediti d’imposta per la ZES unica del Mezzogiorno: dal 12 giugno al 12 luglio le imprese potranno comunicare le spese ammissibili per accedere al bonus.

In base alle anticipazioni di stampa, il decreto attuativo con le regole applicative è ormai pronto e di prossima emanazione.

Credito d’imposta ZES Mezzogiorno

Il beneficio fiscale, introdotto dal Decreto Sud (articolo 16 del DL n. 124/2023), incentiva l’acquisto di beni strumentali nuovi che comportano investimenti da 200mila a 100 milioni di euro, effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024.

Imprese beneficiarie

Il credito d’imposta si rivolge alle imprese di tutte le dimensioni (con l’esclusione di alcuni settori) per acquisti destinati alle strutture produttive con sede nella ZES unica istituita dal decreto (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise).

I settori esclusi sono i seguenti: industria siderurgica, carbonifera e della lignite, trasporti, esclusi il magazzinaggio e il supporto ai trasporti, energia, banda larga, banche, assicurazioni e società finanziarie.

Spese agevolate

Il beneficio fiscale agevola l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e impianti destinati a strutture produttive nuove o già esistenti. Incentiva anche gli acquisti di terreni o immobili strumentali agli investimenti, che però  non possono superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Sono ammessi i progetto di investimento fra 200mila euro e 100 milioni di euro, realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024. Il credito d’imposta si applica sia all’acquisto sia alla locazione finanziaria.

I beni oggetto dell’agevolazione devono entrare in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione. In caso contrario, il credito d’imposta viene rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.

Altra condizione: i macchinari incentivati non possono essere venduti per cinque anni dall’entrata in funzione.

Le percentuali del credito d’imposta

Il credito d’imposta, in base alle anticipazioni sul decreto ministeriale, varia a seconda della Regione in cui viene effettuato, e sale se la spesa ammissibile non supera i 50 milioni di euro. Nel dettaglio:

  • 15% in Abruzzo;
  • 30% in Basilicata, Molise e Sardegna;
  • 40% in Calabria, Campania e Puglia;
  • 50% a Taranto in Puglia e nel Sulcis in Sardegna.

Per progetti sotto i 50 milioni di euro, il credito d’imposta sale di dieci punti percentuali per le medie imprese e di venti punti per le piccole imprese.

Si attendono, oltre all’entrata in vigore del decreto attuativo, i modelli e le procedure per effettuare la comunicazione delle spese ammissibili all’Agenzia delle Entrate.

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