Una svolta significativa potrebbe caratterizzare il panorama dei bonus edilizi in Italia, soprattutto con riferimento al Superbonus. Le amministrazioni comunali potrebbero presto dotarsi di strumenti più incisivi per contrastare irregolarità e abusi, grazie alla possibilità di trattenere una quota delle sanzioni. Ma quali sono le misure interessate e come cambierà il sistema di controllo?

Bonus Edilizi: le nuove competenze dei Comuni

Nel tessuto delle normative che regolamentano i bonus edilizi, un nuovo capitolo si sta scrivendo per rafforzare i poteri di controllo dei comuni. Al centro della novità, il Superbonus, ma non solo: anche altre misure come il Bonus Barriere Architettoniche e il Bonus Facciate entrano nel mirino.

Si prevede che i comuni acquisiscano il diritto di trattenere il 50% delle sanzioni in caso di violazioni. I controlli si estenderanno oltre il Superbonus, toccando anche il Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche e il defunto Bonus facciate.

La proposizione dell’emendamento legislativo, frutto del lavoro congiunto tra partiti e commissioni, segnala un percorso comune verso la maggiore integrità nell’utilizzo delle agevolazioni fiscali nel settore edile.

Implicazioni territoriali: tra controlli e risorse

Il maggior coinvolgimento dei comuni nei processi di verifica rappresenta una svolta, non solo per l’aumento dei controlli ma anche per le possibili ricadute positive in termini di risorse per le casse comunali. Tuttavia, emergono dubbi sull’effettiva capacità degli enti locali di gestire un carico di lavoro così ampio, specialmente in considerazione delle limitate risorse umane nei rispettivi uffici tecnici.

Dal Superbonus al Bonus barriere architettoniche

La comprensione del panorama attuale dei bonus edilizi si arricchisce di nuance legate sia alla vastità delle misure che alla loro costante evoluzione.

Il Superbonus, motore di interventi significativi ma anche di abusi, si conferma al centro dell’attenzione. Il Bonus Barriere Architettoniche, ampliato fino al 2025, supporta l’eliminazione di ostacoli all’accessibilità con un incentivo fiscale del 75%. Il Bonus Facciate, ormai chiuso, ha rappresentato una spinta notevole al recupero estetico degli edifici.

Le nuove direzioni prese dal governo e dalle istanze locali indicano un impegno crescente verso una gestione più equa e controllata degli incentivi, con un occhio di riguardo alla prevenzione delle frodi e all’ottimizzazione delle risorse.

Con attribuzioni maggiori che spaziano dal diritto di trattenere parte delle sanzioni derivanti dai controlli, a un impegno più solido nella verifica dell’effettiva realizzazione degli interventi dichiarati, i comuni si apprestano a diventare protagonisti attivi nella governance dei bonus edilizi.

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