Il presidente della Federal Reserve Bank di New York, John Williams, intervenendo alla Milken Institute Global Conference ha dichiarato che la Fed sta esaminando “la totalità dei dati economici” e che “alla fine” taglierà i tassi.

Una decisione che nasce anche dalla consapevolezza che l’economia USA pur in crescita, sta camminando ad un ritmo più lento tanto da aspettarsi un PIL che per il 2024 potrebbe oscillare tra il 2% e il 2,5%. «Siamo in una posizione molto buona», ha osservato e sottolineato che la Fed ha tempo per raccogliere più dati prima di prendere ulteriori decisioni.

Ad arile il numero uno della Fed di New York aveva dichiarato «Non sento assolutamente l’urgenza di tagliare i tassi di interesse. Abbiamo un’economia forte, vogliamo un’economia forte, ed è un’ottima notizia. Ma significa anche che i tassi che abbiamo adottato non hanno causato un rallentamento eccessivo dell’economia».
Williams aveva inoltre aggiunto «La mia aspettativa è che, dal momento che l’inflazione raggiunge il 2% su base sostenuta e l’economia è in buon equilibrio, i tassi di interesse dovranno essere più bassi prima o poi. Un aumento dei tassi «non è il mio scenario base, ma se i dati ci dicono che avremmo bisogno di tassi di interesse più alti per raggiungere i nostri obiettivi, allora ovviamente potremmo farlo».

Williams aveva anche affermato di non vedere modifiche sull’obiettivo di inflazione del 2%: un livello più elevato renderebbe più semplice il lavoro della banca centrale, ma i funzionari hanno ampiamente respinto questa opinione.

Nella stessa  giornata ha parlato anche il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin secondo cui il vero impatto delle ultime decisioni da parte della Fed con tassi di interesse alti, dev’essere ancora avvertito dall’economia. Infatti gli alti tassi di interesse devono ancora lavorare anche se prevede che rallenteranno presto l’andamento economico portando l’inflazione al 2%. Nonostante quanto fatto, però, resta ancora il rischio sul ramo dell’inflazione immobiliare.

Secondo Barkin la forza del mercato del lavoro offre alla Fed il tempo di acquisire fiducia sul fatto che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile al ribasso prima di tagliare i costi di finanziamento. Ma ha aggiunto che c’è il rischio che l’inflazione continua nel settore immobiliare e dei servizi possa mantenere elevati gli aumenti dei prezzi, come visto quest’anno.

FOTO: shutterstock

 

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