Venerdì 31 maggio scade il termine per richiedere il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio creati presso i centri agroalimentari presenti nelle Regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Quali sono le spese ammesse al credito imposta? Come si richiede il beneficio?

Il credito d’imposta per gli impianti di compostaggio è stato istituito dall’art. 1 della Legge n. 234 del 30 dicembre 2021 e il contributo, nel limite massimo di un milione di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, è pari al 70% degli importi rimasti a carico del contribuente per le spese relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle Regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

A far data dal 22 aprile 2024 e fino alla data ultima del 31 maggio 2024 i soggetti interessati possono inviare in via telematica all’Agenzia delle Entrate le domande di accesso al credito d’imposta per le spese sostenute nell’anno 2023.

 

Credito d’imposta impianti compostaggio: soggetti beneficiari 

Il credito di imposta può essere richiesto dal gestore del centro agroalimentare, purché l’impianto di compostaggio possa smaltire almeno il 70% dei rifiuti organici (art. 183, comma 1, lett. d), D.Lgs. n. 152/2006) prodotti.

 

Spese ammesse al beneficio

Sono ammesse al beneficio le spese documentate, sostenute nel 2023, relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

 

Ammontare del credito di imposta

Il credito d’imposta spetta in misura pari al 70% delle spese sostenute, entro il limite di 1 milione di euro, che costituisce limite massimo di spesa.

Tuttavia, l’ammontare massimo fruibile è pari al credito d’imposta indicato nella comunicazione validamente presentata moltiplicato per la percentuale che sarà resa nota con apposito provvedimento a cura del direttore dell’Agenzia delle Entrate.

La percentuale è calcolata in base al rapporto tra il limite complessivo di spesa (1 milioni di euro) e l’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante dalle comunicazioni pervenute.

 

La presentazione delle Domande di accesso al credito d’imposta

I termini e le modalità di accesso al credito di imposta, istituito dalla legge n. 234/2021 e prorogato dalla legge n. 197/2022, sono regolate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 80989 del 14 marzo 2022, modificato con provvedimento n. 84261 del 21 marzo 2023.

Come detto le domande per richiedere il credito d’imposta relativo alle spese sostenute nel 2023 devono essere inviate a decorrere dal 22 aprile 2024 e fino al termine ultimo del 31 maggio 2024.

La comunicazione deve essere inviata, esclusivamente in via telematica, all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello denominato Comunicazione delle spese per l’installazione di impianti di compostaggio nei centri agroalimentari in Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia”, direttamente dal beneficiario oppure da un soggetto incaricato alla trasmissione.

L’Agenzia delle Entrate, a seguito della presentazione della comunicazione, provvede al rilascio, entro 5 giorni, di una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali con l’indicazione delle relative motivazioni (la ricevuta viene messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso la comunicazione nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate).

Entro la data ultima del 31 maggio 2024 è possibile inviare una nuova comunicazione, che sostituisce integralmente quella precedentemente trasmessa, ovvero presentare la rinuncia integrale al credito d’imposta.

 

La compilazione pratica del modello

Riquadro Soggetto Beneficiario: va indicato il codice fiscale del soggetto beneficiario del credito d’imposta (persona fisica ovvero soggetto diverso da persona fisica, società di persone, società di capitali, ecc.).

Rappresentante firmatario della comunicazione: se il beneficiario è un soggetto diverso da persona fisica, va indicato il codice fiscale del rappresentante legale inserendo il valore 1 nella casella denominata Codice carica; se il beneficiario è una persona fisica, va indicato il codice fiscale dell’eventuale rappresentante legale di minore/interdetto, inserendo il valore 2 nella casella denominata Codice carica.

Credito d’imposta spettante: nel campo 1 vanno indicate le spese documentate, sostenute entro il 31.12 dell’anno precedente a quello di presentazione della comunicazione. Nel campo 2 va indicato l’ammontare del credito d’imposta, pari al 70% dell’importo del campo 1. Si rammenta che nel caso in cui l’importo teoricamente spettante del credito d’imposta, unitamente ad altre eventuali misure di aiuto riconosciute ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013, determini il superamento dei limiti massimi ivi previsti, nel presente campo va riportato l’importo ridotto del credito rideterminato. Nel campo 3 va indicato il codice catastale del Comune dove è situato il centro agroalimentare presso il quale è installato e messo in funzione l’impianto di compostaggio (se il Comune coincide con quello di domicilio fiscale del beneficiario il campo 3 non va compilato).

Rinuncia del credito d’imposta: se il beneficiario vuole rinunciare al credito comunicato può presentare una rinuncia utilizzando lo stesso modello e barrando la relativa casella e la rinuncia riguarda l’intero ammontare del credito d’imposta e deve essere trasmessa entro il termine massimo del 31 maggio 2024 (termine ordinario di presentazione delle domande).

Sottoscrizione del modello: il beneficiario o il rappresentante firmatario della comunicazione devono provvedere alla relativa apposizione della firma e della data di compilazione.

Impegno alla presentazione telematica: il soggetto incaricato della trasmissione della comunicazione deve indicare il codice fiscale, la data dell’impegno alla presentazione telematica e la firma.

Quadro A (Elenco soggetti sottoposti alla verifica antimafia): si compila solo se l’importo indicato nel riquadro “Credito d’imposta” è superiore a 150.000 euro.

 

Come fruire del credito di imposta spettante

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile in compensazione a mezzo modello F24 presentato esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento (non si applicano i limiti di cui all’art. 1, comma 53, legge n. 244/2007, e di cui all’art. 34, legge n. 388/2000).

 

Aspetti fiscali del credito

Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP.

 

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Celeste Vivenzi e Marta Vivenzi

Sabato 18 maggio 2024

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