In Piemonte sono presenti 104 cinema che, da gennaio ad aprile 2024, hanno accolto un milione e 722mila spettatori, pari a quasi 12 milioni di incassi. La parte del leone la gioca Torino, che vale il 43% del totale. 

I numeri 

Il comparto dello spettacolo dal vivo (teatro, musica, danza e circo) attrae nella nostra regione risorse complessive per oltre 14 milioni e 735mila euro. Numeri forniti durante il confronto tra i candidati alle Regionali promosso questo pomeriggio da Agis. All’incontro partecipato le candidate alla presidenza Sarah Disabato (Movimento Cinque Stelle)Francesca Frediani (Piemonte Popolare), Gianna Pentenero (centro sinistra). Alberto Cirio (centro destra), impegnato a Bruxelles, ha mandato in delega l’assessore regionale Andrea Tronzano. 

Le richieste

Una delle criticità maggiore riscontrate dal settore spettacoli è l’eccessiva distanza tra l’assegnazione dei contributi e la loro erogazione. “Serve un allineamento – hanno spiegato – tra le due tempistiche: al momento è una grossa fatica, perché vuol dire anticipare le risorse per più di un anno“.

A breve dovrà essere rinnovato il Programma Triennale della Cultura. Per il triennio 2025-2027 Agis chiede – tra le altre cose – di rafforzare la produzione artistica degli spettacoli dal vivo, oltre ad un adeguamento delle risorse destinato al comparto e la copertura al 100% dei contributi a tutti i soggetti ammessi al finanziamento. Per il cinema la richiesta è di rafforzare la filiera cinematografica piemontese, mentre per circhi e spettacoli viaggianti la definizione di regole omogenee per semplificare l’attività nei comuni sparsi su tutto il territorio. 

Il dibattito

A prendere la parola poi i candidati presidenti. Ad aprire il dibattito la candidata del M5S Sarah Disabato, che ha chiarito: “nell’ultimo quinquennio i tavoli della cultura, che mirano a coinvolgere realtà regionali, non si sono riuniti di sovente: è venuta meno la fase di concertazione e programmazione“. “La cultura – ha aggiunto l’esponente pentastellata – è una filiera che crea occupazione: se non stanzi risorse  certe nel tempo, viene meno la tutela del mondo lavoro“. 

E quella questione del ritardo nell’erogazione dei contributi post bando, Disabato ha osservato: “Bisogna prevedere una copertura specifica, in modo che i finanziamenti possano partire per tempo“. 

Anche per Frediani di Piemonte Popolare la “Convocazione dei tavoli della cultura è da rinforzare, soprattutto nella fase di previsione del bilancio, quando si vanno a definire le erogazioni dei fondi”. Sempre su questo fronte la candidata ha chiarito come sia necessario “risolvere alcune criticità anche burocratiche. La rendicontazione poi è un altro tema critico perché è molto faticosa e pesante“. 

Sono qua – ha osservato l’assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Tronzanoper parlare di cultura ed impresa. La Legge quadro sulla cultura ha un’impostazione che vorremo mantenere, cercando però di discuterne“. “Fare incontrare l’impresa e il settore culturale è un tema dirimente, i fondi pubblici non sono infiniti: noi proveremo a farlo nei prossimi 5 anni“. 

“Oggi il sistema culturale – ha commentato Gianna Penteneroviene riconosciuto come un valore e rappresenta un sistema produttivo importante: bisogna portare i nostri prodotti anche all’estero“. “Le fondazioni bancarie – ha aggiunto – sono completamentari all’attività pubblica, ma non possono sostituire la pianificazione regionale“.

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