In questo articolo vedremo a chi spetta e come richiedere il Bonus mamma regionale attivo in Sardegna (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funziona il Bonus mamma regionale

Il Bonus mamma regionale, noto anche come Bonus Bebè, è una misura significativa adottata dalla Regione Sardegna per incentivare le nascite e arginare lo spopolamento nei piccoli comuni dell’isola.

In Sardegna, infatti, il problema dello spopolamento colpisce in modo particolare le aree interne dell’isola. Per contrastarlo, la Regione ha avviato un piano ambizioso grazie alla legge di stabilità 2022, che ha destinato oltre 360 milioni di euro nel quadriennio 2022-2025. I fondi sono riservati ai comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti per rivitalizzare le loro comunità.

Con questi fonti è stato attivato il Bonus mamma regionale, cioè un contributo mensile per le famiglie che risiedono o si trasferiscono in comuni con meno di 5.000 abitanti. L’obiettivo è incoraggiare le nascite al fine di contrastare il fenomeno dello spopolamento nei piccoli centri. La misura si rivolge a chi risiede già in Sardegna e a coloro che scelgono di trasferirsi.

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A chi spetta il Bonus mamma regionale?

Il Bonus mamma regionale è disponibile per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2024. I destinatari devono risiedere in un comune con meno di 5.000 abitanti o trasferirsi in uno di questi comuni.

Non ci sono requisiti legati al reddito familiare, quindi l’ISEE 2024 non è richiesto. Tuttavia, è obbligatorio possedere o avere a disposizione un immobile tramite contratto di locazione, comodato o un titolo equivalente, dove si dovrà risiedere durante tutto il periodo di ricezione del contributo.

Inizialmente, il bonus era riservato ai comuni con meno di 3.000 abitanti. Tuttavia, con la legge regionale n. 1 del 5 febbraio 2024, il diritto è stato esteso ai comuni con una popolazione compresa tra 3.000 e 5.000 abitanti. Un ulteriore stanziamento di fondi ha permesso, infatti, di allargare la platea di beneficiari.

Quali sono gli importi del Bonus mamma regionale?

L’importo del Bonus mamma regionale della Sardegna è più alto rispetto ai contributi nazionali, incluso l’Assegno Unico. Il contributo mensile è pari a:

  • 600 euro per il primo figlio;
  • 400 euro per ogni figlio successivo.

Il bonus viene erogato fino al compimento del quinto anno di età del bambino, per un totale di 60 mensilità. Ciò significa che una famiglia può ricevere fino a 36.000 euro per il primo figlio e 24.000 euro per ogni figlio successivo.

Come richiedere il Bonus mamma regionale?

Ogni comune interessato deve pubblicare un bando con i dettagli per la presentazione delle domande. La richiesta va quindi inoltrata direttamente al comune di residenza.

Il bonus sarà erogato dalla data di nascita del bambino o dalla data di trasferimento della residenza nel comune.

Quali sono le altre misure contro lo spopolaento in Sardegna

Il Bonus contro lo spopolamento in Sardegna comprende una serie di altri incentivi, oltre al Bonus mamma regionale, tutti destinati ai nuclei familiari che decidono di vivere o trasferirsi nei piccoli comuni, con particolare attenzione ai nuovi nati e bambini adottati.

Ad esempio, sono previsti contributi a fondo perduto per chi acquista o ristruttura la prima casa in queste zone, così come per chi vuole avviare o trasferire un’attività imprenditoriale.

L’obiettivo principale delle misure è duplice: incoraggiare gli abitanti a rimanere, contribuendo al tessuto economico e sociale del loro territorio, e rilanciare l’economia locale.

In foto, la pagina ufficiale del Bonus contro lo spopolamento in Sardegna.

Come funziona il Bonus prima casa regionale

La Regione Sardegna ha annunciato un significativo impegno finanziario per sostenere l’acquisto e la ristrutturazione di prime case nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Con un investimento di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, a cui si aggiungono 10 milioni in più per il 2023 e altri 15 milioni per il 2025, l’obiettivo è incentivare la rinascita delle piccole comunità.

Il programma offre contributi a fondo perduto fino a 15.000 euro per ogni nucleo familiare, coprendo fino al 50% delle spese per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. Per essere idonee, le famiglie devono trasferire o aver già trasferito la propria residenza anagrafica nella casa in questione e mantenerla per almeno cinque anni.

Come richiedere il Bonus prima casa regionale

La Regione ha stabilito le linee guida per accedere ai contributi per l’acquisto e la ristrutturazione di una prima casa nella delibera n. 19/48 del 1 giugno 2023. Questi contributi sono disponibili anche per progetti avviati dopo il 10 marzo 2022.

I comuni sono incaricati di predisporre i bandi di selezione dei beneficiari, seguendo le direttive regionali. Di conseguenza, per avere maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito del vostro comune di residenza o di quello in cui intendete trasferirvi.

FAQ: Domande frequenti sui bonus 2024

Quali documenti o informazioni sono necessari per richiedere i bonus 2024?

I documenti o le informazioni necessari per richiedere i bonus dipendono dalle specifiche richieste di ciascuna agevolazione. Potrebbe essere richiesto di fornire documenti come attestazione ISEE, dichiarazione dei redditi, documenti di identità, documentazione fiscale o altri requisiti specifici. È importante leggere attentamente le linee guida e le istruzioni fornite per ciascun bonus per conoscere i documenti o le informazioni necessari per la richiesta.

Qual è la scadenza per richiedere i bonus 2024?

La scadenza per richiedere i bonus 2024 può variare a seconda del bonus stesso. Alcuni bonus possono avere una data di scadenza specifica, mentre altri potrebbero avere un periodo di richiesta più esteso.

Quali sono i bonus 2024 per la spesa?

Il bonus per la spesa cattivi nel 2024 sono la Carta acquisti e la Carta Dedicata a Te.

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