Nella Gazzetta Ufficiale del 7 maggio 2024 è stato pubblicato il DL 60/2024 (c.d. decreto Coesione), che prevede incentivi all’autoimprenditorialità e all’assunzione, nonché l’estensione alle ZLS del credito d’imposta ZES unica di cui all’art. 16 del DL 124/2023.

In particolare, il decreto in commento prevede ben 4 nuovi incentivi all’assunzione.
Il primo riguarda giovani under 35 disoccupati che avviano, dal 1° luglio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, un’attività imprenditoriale nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Tali soggetti possono chiedere l’esonero totale dei contributi a carico del datore (esclusi i premi INAIL) per un massimo di 3 anni e non oltre il 31 dicembre 2028, relativi ai dipendenti under 35 assunti a tempo indeterminato (esclusi i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato) nel periodo che va dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025. Il contributo non può eccedere gli 800 euro mensili per ciascun lavoratore (art. 21).
Le suddette imprese possono inoltre richiedere all’INPS un contributo per l’attività di 500 euro mensili per la durata massima di tre anni (non oltre il 31 dicembre 2028).

Il secondo incentivo riguarda l’assunzione a tempo indeterminato (o anche in caso di trasformazione a tempo indeterminato) di giovani under 35, mai stati occupati a tempo indeterminato (esclusi i dirigenti, gli apprendisti e i lavoratori domestici). L’incentivo, fruibile dai datori di lavoro privati che effettuano le suddette assunzioni o trasformazioni dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 (fermo restando le ulteriori condizioni previste), consiste in un esonero contributivo totale (esclusi i premi INAIL) per un massimo di 24 mesi, nel limite massimo di 500 euro mensili per ciascun lavoratore (650 euro se l’assunzione avviene in una delle Regioni del Sud; art. 22).

Il terzo incentivo riguarda i datori di lavoro privati che dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025 assumono a tempo indeterminato donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno:
– 6 mesi, residenti nelle Regioni della ZES unica;
– 24 mesi, ovunque residenti.
L’incentivo consiste in un esonero contributivo totale (esclusi i premi INAIL) per un massimo di 24 mesi e 650 euro mensili. Tali assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto (art. 23).

Il quarto incentivo è destinato ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti e che assumono, presso una sede o unità produttiva ubicata in una delle Regioni della ZES unica, personale non dirigenziale a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025. Fermo restando le ulteriori condizioni previste, il lavoratore deve aver compiuto alla data di assunzione 35 anni ed essere disoccupato da almeno 24 mesi. L’incentivo consiste in un esonero contributivo totale per un massimo di 24 mesi (esclusi i premi INAIL) e nel limite di 650 euro mensili per ciascun lavoratore (art. 24).
Le modalità attuative dei suddetti esoneri saranno definite con appositi decreti interministeriali.

Autoimpiego Centro-Nord Italia (per le Regioni del Nord e del Centro) e Resto al Sud 2.0 (per le Regioni del Meridione) sono invece i due incentivi destinati a finanziare l’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, comprese quelle che con iscrizione a ordini o collegi professionali (artt. 17 e 18).
I destinatari dell’intervento sono i giovani under 35 in possesso di uno dei seguenti requisiti: condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione; inoccupati, inattivi e disoccupati; disoccupati destinatari delle misure del programma GOL.

In particolare, sono finanziabili: l’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività; tutoraggio per l’incremento delle competenze e il supporto nell’avvio delle attività o iniziative; concessione di incentivi per l’avvio delle attività.

Gli incentivi per l’avvio delle attività consistono nel riconoscimento di:
– un voucher per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività, per un importo massimo di 30.000 euro, ovvero 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico (tali importi sono incrementati di 10.000 euro per Resto al Sud 2.0); 
– un contributo a fondo perduto fino al 65% (75% per Resto al Sud 2.0) dell’investimento per l’avvio delle attività (per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro);
– un contributo a fondo perduto fino al 60% (70% per Resto al Sud 2.0) dell’investimento per l’avvio delle attività (per programmi di spesa di valore oltre 120.000 euro e fino a 200.000 euro).
Con apposito decreto interministeriale saranno individuati i termini, i criteri e le modalità di finanziamento.

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