“Nella stessa azienda, con una nuova mansione”, Federico si racconta dopo l’infortunio

“Nella stessa azienda, con una nuova mansione”, Federico si racconta dopo l’infortunio. Sul sito dell’Inail la storia di un giovane lavoratore che si è reinventato grazie al progetto di reinserimento dell’Istituto

05 maggio 2024

ROMA – “Pensare che non finisce la vita quel giorno, che ti puoi riqualificare e fare altre cose. Questo ti dà coraggio ed è importante per la cura del corpo e della mente”. Sono le parole di Federico Barretta che, dopo l’infortunio sul lavoro, oggi continua a lavorare nella stessa azienda con un ruolo diverso, grazie al progetto di reinserimento lavorativo, realizzato dall’equipe multidisciplinare della sede territoriale Inail di Roma-Tuscolano. Dal 2015 Federico, 35 anni, lavora per un’azienda specializzata in edilizia acrobatica o lavoro “su corda”, che si occupa di potatura di alberi, abbattimenti, muratura e pulizia vetri. Quattro anni fa cade dall’altezza di 13 metri. Fortunatamente le condutture dei condizionatori attutiscono il suo corpo. Federico si salva, ma perde l’uso di un braccio. “L’Inail mi ha dato coraggio e il mio nuovo lavoro è una bella scoperta”. “Subito dopo il mio infortunio – racconta Federico – si è messa in opera tutta la macchina Inail, che mi ha accolto. L’assistente sociale, dopo aver sentito il mio datore di lavoro, mi ha detto della possibilità di riprendere l’attività nella stessa azienda, ma con un ruolo diverso”. “Abbiamo realizzato un bel progetto di reinserimento lavorativo – spiega Barbara Foianesi, assistente sociale Inail – grazie alla disponibilità del datore di lavoro, che si è affidato alla nostra equipe multidisciplinare. Federico è stato riqualificato con un cambio di mansione, da operaio a impiegato amministrativo, e gli sono stati assegnati nuovi compiti lavorativi. L’incidente ha compromesso l’arto superiore e parte degli arti inferiori. Per questo motivo abbiamo realizzato una postazione informatica nella sua abitazione e un progetto di telelavoro”. “Trasferire un lavoratore da attività manuali da operaio a un’attività di natura completamente differente – sottolinea Stefano Blasio, responsabile di Arbor Service – è stata una bella scommessa, che abbiamo vinto. Federico ha dovuto imparare tutto da zero, è stato molto motivato e si sta davvero impegnando tantissimo”. Il progetto di reinserimento lavorativo. Per garantire la continuità lavorativa o l’inserimento in una nuova occupazione dei propri assistiti con disabilità causate da infortuni o da malattie professionali, l’Inail realizza progetti personalizzati di reinserimento lavorativo, finalizzati alla conservazione del posto di lavoro, nella stessa o in diversa mansione, oppure allo svolgimento di una nuova attività professionale. I progetti, che possono essere elaborati dall’equipe multidisciplinare della sede territoriale o proposti dal datore di lavoro, sono finanziati dall’Inail con un contributo che, per ciascun progetto, può arrivare fino a un massimo di 150mila euro.

 

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